Tempo Reale è lo storico centro di ricerca, produzione e didattica musicale fondato da Luciano Berio a Firenze. La sua attività riguarda principalmente l’applicazione delle nuove tecnologie al suono. La collana Tempo Reale Collection nasce nel 2012, in occasione del venticinquesimo anniversario del centro, con lo scopo di documentare lo sperimentale lavoro produttivo portato avanti nel corso degli ultimi anni e caratterizzato dalla collaborazione con importanti musicisti e artisti della scena internazionale, così come con colleghi appartenenti a vari ambiti. La collana, già una decina di titoli alle spalle, si arricchirà il prossimo 2 ottobre 2020 di due nuovi dischi di matrice improvvisativa, ovvero Radioscapes di Zumtrio e ROUND di Minus, in uscita in formato CD e digitale.
Zumtrio è un progetto fiorentino nato proprio a Tempo Reale, per investigare il rapporto tra struttura e improvvisazione. Zumtrio presenta una natura fortemente “elettrica”, aperta a vari linguaggi e modalità di interazione, ed esplora un’espressione musicale con pochi confini, le cui radici provengono dall’avanguardia elettronica, dal jazz sperimentale e dall’improvvisazione creativa, così come dalla spinta a catalizzare soundscape emozionali, sempre estemporanei e sorprendenti. La presenza di una radio analogica processata in presa diretta – la stessa che campeggia sull’immagine di copertina – offre alla musica una possibile interpretazione verso un’idea di pluralità. La line up vede Francesco Canavese alla chitarra elettrica, Francesco Giomi alla suddetta radio analogica e ai sintetizzatori, Sefano Rapicavoli alla batteria e alle percussioni. Radioscapes mette in fila tre brani, registrati da Antonio Castiello nella sede di Tempo Reale, a Villa Strozzi, Firenze, nel gennaio 2020. Un tavolino a parte, California e Giornate colorate permettono dunque di sintonizzarsi in maniera rappresentativa sull’esperienza sperimentale di Zumtrio, qui documentata per la prima volta su disco.
Minus è un collettivo di base a Bologna impegnato nella ricerca di nuovi linguaggi per l’improvvisazione. Lo scopo di questa ricerca è trovare nuove modalità improvvisative orientate alla costruzione comunitaria di una direzione musicale, riscoprendo il piacere di ascoltarsi e suonare insieme. ROUND è una pratica di improvvisazione frutto, appunto, della ricerca dei Minus e dà titolo al loro primo album. È un sistema di regole che guida le relazioni tra i musicisti durante l’esecuzione, e ha come obiettivo l’elaborazione di un sistema modulare, attraverso “moduli di costruzione e moduli di diversione”. ROUND non è una concatenazione di eventi preordinata: al contrario, descrive una serie di situazioni possibili e suggerisce agli esecutori delle strade percorribili, lasciando sempre e comunque facoltà di scelta. In ROUND il musicista viene invitato non solo a suonare ma soprattutto ad ascoltare, concedendo spazio agli altri musicisti, orientandosi alla costruzione di un senso comunitario e non alla mera giustapposizione di proposte individuali. All’ascolto si può percepire una forma elastica che si struttura in divenire, in cui le diverse situazioni improvvisative si presentano in un ciclo continuo. Il nome Minus esprime insomma la filosofia musicale del gruppo, influenzato dal linguaggio elettroacustico: suonare meno per concedersi reciprocamente spazio, identità e comunità. Il collettivo conta attualmente sei membri effettivi (Simone Faraci, Marco Giampieretti, Giovanni Magaglio, Matteo Pastorello, Federico Pipia e Niccolò Salvi), ma si apre spesso a collaborazioni con musicisti esterni (nel caso specifico contribuiscono, tra gli altri, Daniele Carcassi, Francesco Giomi, Francesco Perissi e Giovanni Onorato). I componenti del collettivo sperimentano in formazioni sempre diverse. In ROUND vengono impiegati pianoforte preparato, oggetti, live electronics, sintetizzatori e campionatore, ma anche clarinetti, sassofoni, violoncello, chitarra elettrica, batteria, set digitali e soundscape. I quattro brani nella scaletta di ROUND sono stati registrati a Bologna, presso MicroBo Studio, a unica eccezione diRound #6, registrato a Firenze presso Tempo Reale/Studio B. Il criterio per l’ordine numerico delle tracce è cronologico, in base alla data di incisione. Dal punto di vista sonoro sono state scelte quattro formazioni dalla sonorità diverse, con le quali sono state programmate altrettante diverse sessioni. Le tracce del disco, quindi, sono il risultato di una selezione tra le take di quelle sessioni: Round #4 è caratterizzata da una strumentazione che comprende per la maggior parte strumenti acustici, Round #5 rivela una strumentazione quasi “rock”, Round #6 è soltanto elettronica e Round #7, infine, presenta un setting misto, con strumenti acustici, elettrici ed elettronici.