“Medusah è un viaggio sonoro che parte a Ovest e termina a Est. Inizia gentilmente e si conclude in maniera tesa e potente. Ti toglie il respiro e alla fine ti ritrovi come se avessi volato sopra un paese orientale durante una notte ventosa“.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 1 febbraio 2019, Medusah è il nuovo travolgente inedito dell’arpista Kety Fusco, ad anticipare l’EP The Shy Dancer annunciato per inizio maggio su etichetta United Soloists.
La giovane musicista italo-svizzera ha iniziato a suonare l’arpa da bambina. Diplomatasi al Conservatorio, ha suonato come prima arpa con diverse orchestre e come solista esibendosi nelle Danze Sacre e Profane di Debussy. Il passaggio dall’ambito accademico alla sperimentazione è avvenuto con la scelta di suonare l’arpa elettrica. Nel 2016 Fusco ha poi avviato una collaborazione con la band alt-rock ticinese Peter Kernel, che l’ha coinvolta – assieme alla Wicked Orchestra – nell’arrangiamento delle sue canzoni per un 12” e vari live set.
Nel corso dei suoi concerti in giro per l’Europa, passando per locali storici e festival importanti (per esempio, i francesi Les Rockomotives di Vendôme e Hop Pop Hop Festival di Orleans), Fusco ha avvertito la necessità di scrivere dei brani. I “suoi” brani, orientati alla modern classical music. Nel gennaio 2017 è così uscito l’incantevole primo singolo Floating Fragments, creato con arpa elettrica, loop machine, sintetizzatori e subwoofer. A ruota, hanno fatto seguito il più ritmato Tears & Drops e Moving In The Dark, inciso dal vivo.
Nelle composizioni strumentali di Fusco si avverte l’influenza di maestri del minimalismo come Terry Riley, Alva Noto, Yann Tiersen e Jon Hopkins, in equilibrio fra leggiadria avant e tensione elettronica. Dopo il primo tour italiano tenutosi a gennaio, l’avventura di Fusco riparte appunto adesso dall’inedito Medusah, un brano che via via avviluppa l’ascoltatore nel suo gorgo di nuance esotiche, ritmi incalzanti e corde pizzicate con sempre maggior intensità.