Dopo le rispettive anteprime audio su The New Noise e Sentireascoltare, lo storico centro di ricerca, produzione e didattica musicale Tempo Reale pubblica oggi 2 ottobre 2020 i nuovi dischi di Zumtrio e Minus, Radioscapes e ROUND, nella sua collana Tempo Reale Collection.
Zumtrio è un progetto fiorentino nato a Tempo Reale, per investigare il rapporto tra struttura e improvvisazione, e si esibirà domani sabato 3 ottobre alla fase autunnale dell’ottava edizione del Torino Jazz Festival. Zumtrio presenta una natura fortemente “elettrica”, aperta a vari linguaggi e modalità di interazione, ed esplora un’espressione musicale con pochi confini, le cui radici provengono dall’avanguardia elettronica, dal jazz sperimentale e dall’improvvisazione creativa, così come dalla spinta a catalizzare soundscape emozionali, sempre estemporanei e sorprendenti. La presenza di una radio analogica processata in presa diretta – la stessa che campeggia sull’immagine di copertina – offre alla musica una possibile interpretazione verso un’idea di pluralità. La line up vede l’esperto di Informatica Musicale Francesco Canavese alla chitarra elettrica, il compositore e regista del suono Francesco Giomi – nonché direttore di Tempo Reale – alla suddetta radio analogica e ai sintetizzatori, Sefano Rapicavoli alla batteria e alle percussioni.
Minus è un collettivo di base a Bologna impegnato nella ricerca di nuovi linguaggi per l’improvvisazione. Lo scopo di questa ricerca è trovare nuove modalità improvvisative orientate alla costruzione comunitaria di una direzione musicale, riscoprendo il piacere di ascoltarsi e suonare insieme. ROUND è una pratica di improvvisazione frutto, appunto, della ricerca dei Minus e dà titolo al loro primo album. È un sistema di regole che guida le relazioni tra i musicisti durante l’esecuzione, e ha come obiettivo l’elaborazione di un sistema modulare, attraverso “moduli di costruzione e moduli di diversione”. ROUND non è una concatenazione di eventi preordinata: al contrario, descrive una serie di situazioni possibili e suggerisce agli esecutori delle strade percorribili, lasciando sempre e comunque facoltà di scelta. In ROUND il musicista viene invitato non solo a suonare ma soprattutto ad ascoltare, concedendo spazio agli altri musicisti, orientandosi alla costruzione di un senso comunitario e non alla mera giustapposizione di proposte individuali. All’ascolto si può percepire una forma elastica che si struttura in divenire, in cui le diverse situazioni improvvisative si presentano in un ciclo continuo. Il nome Minus esprime insomma la filosofia musicale del gruppo, influenzato dal linguaggio elettroacustico: suonare meno per concedersi reciprocamente spazio, identità e comunità. Il collettivo conta attualmente sei membri effettivi (Simone Faraci, Marco Giampieretti, Giovanni Magaglio, Matteo Pastorello, Federico Pipia e Niccolò Salvi), ma si apre spesso a collaborazioni con musicisti esterni (nel caso specifico contribuiscono, tra gli altri, Daniele Carcassi, Francesco Giomi, Francesco Perissi e Giovanni Onorato). I componenti del collettivo sperimentano in formazioni sempre diverse. In ROUND vengono impiegati pianoforte preparato, oggetti, live electronics, sintetizzatori e campionatore, ma anche clarinetti, sassofoni, violoncello, chitarra elettrica, batteria, set digitali e soundscape.