C’è un nuovo oggetto sonoro non identificato all’orizzonte. Il suo nome è Drone San, progetto dei musicisti e compositori Nicola Pedroni e Andrea Sanna, al primo album omonimo in uscita il 14 gennaio 2022 su tutte le piattaforme digitali su etichetta Horribly Loud Records, da loro stessi fondata.
Drone San è un veicolo di musica elettronica “suonata”, con incursioni acustiche-elettroacustiche, che si lancia nell’orbita della scena post-jazz contemporanea. Questo è post-jazz per post-umani.
L’album Drone San è stato registrato in Sardegna, in prevalenza durante il periodo estivo, tra le pareti di uno studio, ma anche addentrandosi nel folto dei boschi e persino nelle profondità delle domus de janas, tipiche tombe preistoriche scavate nella roccia. Grandi Antichi e creature extraterrestri, l’ombra minacciosa di Cthulhu e le strane luci al di là del cielo emanate dagli UFO, vanno di pari passo nell’immaginario del duo, fortemente influenzato dalla fantascienza, in primis quella di H. P. Lovecraft, e da atmosfere post-apocalittiche non per questo prive di speranza.
L’orientamento sci-fi, unito all’interesse nei confronti degli anime, è evidenziato dall’eccezionale artwork nato grazie alla stretta collaborazione con l’illustratrice Yoshi Mari, che ha realizzato addirittura un silent book ispirato al disco stesso, a sua volta influenzato dai disegni in un nastro di Möbius sensoriale. Il concept del silent book, di prossima pubblicazione assieme alla versione in vinile dell’album, è ecologista, legato all’ambiente: l’astronave dei Drone San si trova infatti alle prese con un disperato viaggio interplanetario alla ricerca di possibili forme di vegetazione, purtroppo scomparse nel nostro mondo.
Disponibile da oggi 26 novembre 2021, il nuovo singolo Snob Pineapple è funk, come può essere funk una drum machine costantemente sincopata. In anteprima su Rumore, Il video di animazione di Snob Pineapple è stato realizzato da Lucio Coppa, con il contributo della stessa Yoshi Mari: elementi appartenenti ad ananas alieni, volti androgini, alberi e città volanti si susseguono in un loop in perenne mutazione.
Attivi tra Cagliari e Firenze, incontratisi per caso in un jazz club, Pedroni (batteria, percussioni, synth) e Sanna (piano, tastiere, synth) hanno interamente composto, arrangiato ed eseguito il loro primo disco targato Drone San, miscela di improvvisazione radicale e vero e proprio lavoro di scrittura, di suoni strumentali analogici e digitali in un cortocircuito temporale tra ancestralità e futuro dagli avanzati mezzi tecnologici. I due si sono così avvalsi di batterie montate, tagliate e rimontate in layer con drum machine vintage, Fender Rhodes, software, oggetti come vecchi pianoforti, corde, molle e giocattoli amplificati con microfoni piezoelettrici o per l’appunto ripresi all’interno di suggestive location naturali.
Il sound design, l’avventurosa ed elaborata fase di processing e la successiva produzione sono state curate da Pedroni con il supporto artistico di Sanna. Le incisioni sono state effettuate da Nicola Vacca al Panda’s Studio di Lunamatrona (Sud Sardegna). Mix e master sono stati infine affidati a Lapo Grossi presso il Multiverso di Firenze.
I riferimenti comuni dei due musicisti si smembrano e si incontrano in maniera ravvicinata acquisendo tanto una sperimentale eleganza quanto una loro peculiare forza: dal jazz all’amore per l’universo delle colonne sonore, dal soul all’hip hop, dall’ambient all’IDM, sino a math rock, psichedelia cosmica e dub. La Cosa che ne risulta, sinuosa e ammaliante, si muove a passo cyber groove e spruzza nostalgia da ogni tentacolo, inglobando e rielaborando gli ascolti formativi di Battles, The Cinematic Orchestra, Tortoise e Boards Of Canada, tra gli altri. Drone San è un disco, sì, ma volante. Pericolo di abduzione!