Il “beat”, l’incedere ipnotico e ossessivo che richiama le danze primitive, è alla base dell’idea di Make It Better, l’album d’esordio degli a/lpaca in uscita il 19 marzo 2021 in vinile, CD, musicassetta e digitale per We Were Never Being Boring Collective (Italia, USA), Sulatron Records (Germania) e Sour Grapes Records (UK).
“Take the time for the beat and this time make it better”, come recita Make It Better, la title track dell’album disponibile come nuovo singolo da oggi 26 febbraio 2021 assieme al relativo video di Bianca Maria Lecchini presentato in anteprima internazionale su Louder Than War, è dunque un ritornello, una dichiarazione d’intenti, un manifesto. In una sola frase, gli a/lpaca – Christian Bindelli alla voce e alla chitarra, Andrea Verrastro al basso, Andrea Fantuzzi alle tastiere e Andrea Sordi alla batteria – ci dicono del loro stile di fare musica e della voglia di rendere la musica una missione.
A livello sonoro, ma anche tematico, il fulcro di Make It Better è costituito dal ritmo: l’album si svolge in un immaginario “beat club” che è al tempo stesso luogo di liberazione, divertimento, aggregazione e che ha dato anche titolo al singolo apripista, Beat Club per l’appunto.
In Make It Better il “beat” è raccontato come uno spirito impersonale che avanza, freddo e impassibile al pari delle linee vocali, e guida la band verso una sorta di emancipazione artistica. Il beat è anche un mezzo per fare gruppo e purificarsi dalle “responsabilità” della vita reale e della transizione dalla gioventù all’età adulta, in sintesi dalla paura di non “essere all’altezza”. Trovando rifugio nella musica, con il legittimo sogno di farne addirittura un lavoro, oppure semplicemente uscendo per “bere e ballare con gli amici” (“I wanna get drunk, just keep dancing with my friends”, sempre dalla title track Make It Better).