Se il blu è il colore della tristezza, oppure il colore migliore per centrare il bersaglio dell’autenticità nella comunicazione, R.Y.F. – il progetto della singer-songwriter e musicista italiana Francesca Morello, di base a Ravenna – si spinge ancora più in là con il nuovo album Deep Dark Blue, in uscita in CD, vinile e digitale il 5 aprile 2024 per Bronson Recordings con distribuzione mondiale Cargo UK/Virgin ITA.
«Deep Dark Blue è un album sottomarino, forse è un album addirittura abissale. Il sound è oscuro e attutito, come se ci trovassimo in una sorta di culla, una bolla blu per l’appunto, un cocoon di mare nel quale avvolgersi per rigenerarsi e raggiungere serenità, ma il cui involucro trasmette anche energia».
Nato in seguito a un folgorante battesimo nel mare di Stromboli, dalle acque profondissime, dalle tinte talmente accese da ipnotizzare, Deep Dark Blue è un album di sofferenza e guarigione che comunque sia preserva e rafforza la carica destabilizzante di Morello. Lei stessa continua a raccontare: «A volte succede di vivere momenti di grande sofferenza, nel mio caso arrecati da problemi di salute di mia moglie. Ero “rotta dentro” e non sapevo se sarei tornata uguale a prima. Deep Dark Blue racconta come mi sono sentita e come vorrei ricostruirmi. Parlo tuttora della libertà di amare, per esempio, ma ho avvertito la necessità di parlare anche della sofferenza, perché legata a episodi della mia vita degli ultimi due anni, e ho cercato di farlo anche attraverso l’ironia, nel modo paradossalmente più gioioso possibile. Ha funzionato. Ecco perché questo è anche un album di guarigione».
In Deep Dark Blue ci sono anche degli ospiti importanti, a rimarcare di riflesso la caratura internazionale di R.Y.F. nel suo percorso in costante ascesa. Stiamo parlando di Moor Mother, Skin (Skunk Anansie) e Alos (aka Stefania Pedretti, già in OvO e Allun), unite da femminismo, queerness e attivismo politico, a rinsaldare affinità artistiche preziose alla luce dei tempi di nuova repressione che stiamo vivendo.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali da oggi 2 febbraio 2024, Blue feat. Moor Mother è il primo e sorprendente singolo tratto da Deep Dark Blue. Moor Mother, all’anagrafe Camae Ayewa, è una poetessa, musicista e attivista statunitense apprezzata nei principali circuiti d’avanguardia, attiva anche nel collettivo free jazz Irreversible Entanglements. Il tema-scoglio della sofferenza apre poeticamente il cerchio, mentre la testa gira tra groove dalle pulsazioni ottundenti, cadenze hip hop e un arcano mood da esplorazione notturna. R.Y.F. canta «Blue is in my blood / Under my skin» e lo spoken word di Moor Mother cala imperiosamente dall’alto, come fosse quello di una divinità capace di infondere rinnovato vigore.
«Blue arriva direttamente dal mare di Stromboli, scritta dopo una gita in catamarano. Il brano ruota attorno allo stordimento benefico nell’osservare quel blu intenso, che mi chiamava e risucchiava a sé, e dalla sensazione provata dopo essermi tuffata. Ho pensato che fosse una canzone coinvolgente da mandare a Moor Mother per una collaborazione – amo tutto quello che fa e siamo diventate amiche dopo aver suonato un paio di volte assieme. Il suo contributo testuale è perfetto e il risultato mi ha fatto letteralmente impazzire: ogni volta che l’ascolto e la sua voce si innesta sulla musica non posso fare a meno di sorridere».
Dopo che tutto è andato a fuoco con il precedente album Everything Burns, pubblicato nel 2021, trainato dal plauso della critica, incluso il riconoscimento di miglior disco italiano dell’anno su “Internazionale”, e da numerosi concerti, tra cui quelli in apertura agli Skunk Anansie, Deep Dark Blue volge dunque lo sguardo verso tonalità fredde, tra ricorrenti immagini di onde e lacrime a rifrangersi su brani dal forte impatto, freschi, eppure capaci di navigare a precipizio e veicolare emozioni laceranti. Morello aveva sviluppato Everything Burns in parallelo al suo coinvolgimento nella composizione e nell’esecuzione live delle musiche originali per lo spettacolo dell’acclamata compagnia teatrale Motus (Frankenstein, MDLSX), che l’ha vista protagonista sul palco al fianco di Silvia Calderoni e Stefania Tansini. Le musiche per lo spettacolo si sono poi riversate nella colonna sonora Tutto Brucia (Music From The Motus Show), data alle stampe sempre da Bronson Recordings nel 2022.
Deep Dark Blue, il quarto album di studio di R.Y.F., è scaturito da software e strumenti analogici e successivamente è stato messo a punto con Maurizio “Icio” Baggio (The Soft Moon, Boy Harsher), che si è occupato anche di registrazione, produzione, mixaggio e masterizzazione, allo studio di produzione musicale La Distilleria di Bassano del Grappa. Alla produzione di alcune tracce ha inoltre contribuito Matteo Vallicelli (The Soft Moon, Death Index). Nonostante scorra dall’inizio alla fine con compatta fluidità, l’album mette in risalto la padronanza di R.Y.F. nell’esprimersi tramite differenti generi stilistici. «L’electro-punk c’è sempre ma nel complesso c’è molto di più, ad assecondare un’estrema varietà di atmosfere. La mia volontà di comporre un album abissalmente blu».