La voce di Serena Altavilla è carne, sangue, madre, amante, bambina. È la voce di maggior talento del panorama indie italiano.
Protagonista da oltre un decennio della scena alternativa, Serena Altavilla – vocalist e songwriter – si è fatta conoscere come frontwoman dei Blue Willa (in precedenza noti come Baby Blue), che lungo un EP e tre album – l’ultimo dei quali prodotto dall’icona americana Carla Bozulich – hanno lasciato un segno indelebile sull’art-rock degli anni 10 finendo anche in copertina sul Mucchio Selvaggio, prima di sciogliersi nel 2014. Successivamente, Altavilla si è messa alla guida dei Solki per due dischi dream punk realizzati con l’aiuto di Alessandro Fiori, tra 2014 e 2017.
La voce, appunto. La voce di Serena Altavilla, istintiva e duttile per inquietudine, sa graffiare fortissimo e farsi caldo abbraccio, può suonare moderna e internazionale o donare nuova vita con altrettanta nonchalance alla nostra miglior tradizione melodica. È proprio il suo eclettismo che, nel corso degli anni, l’ha portata a collaborare più volte con formazioni di prestigio come Calibro 35 e Mariposa, così come a cantare, in studio e live, assieme a La Band del Brasiliano (funk-beat per colonne sonore sexy) e ai Tundra Orbit (psichedelia dub dalla terra verso gli astri). Oppure a cimentarsi in un duetto Sixties con Filippo Timi facendo parte de Il Complesso di Tadà, resident band dell’omonima trasmissione TV, e partecipare all’atipico film-documentario Unità di produzione musicale di Enrico Gabrielli e Sergio Giusti. Una voce sempre più richiesta, prestata nel tempo a cantautori come il brasiliano Barro, Marco Parente e Luca Di Maio.
In occasione del concerto di sabato 30 marzo, a Prato, Serena Altavilla sarà accompagnata da Alessandro Gambassi (chitarra, già nei Topsy The Great e negli stessi Solki) e Sara Parigi (cori). Il repertorio sarà costituito da canzoni appartenenti ai Solki e ai Blue Willa, ma anche da cover scelte ad hoc e da alcuni brani inediti. Attenzione: stiamo parlando dei primi inediti composti da Serena in lingua italiana e firmati a suo nome.
L’appuntamento è al Quilombo, in via Targetti 10/9. L’ingresso è riservato ai soci ACSI, con contributo di 5 euro. Questo, all’interno della rassegna neofemminista Riot Grrrls, sarà il primo di una serie di eventi pensati da Quilombo | Visioni Artistiche in Azione per restituire agli appassionati del rock un luogo dove fruire buona musica, ispirato ai club storici del territorio che negli anni 90 contribuirono ad animare le notti toscane. La serata, organizzata in collaborazione con Nove Novine, proseguirà con DJ e visual artist.
Alla padronanza mozzafiato del canto, Serena Altavilla abbina tutte le qualità della performer carismatica, anche grazie alla sperimentazione sull’uso del corpo approfondita nel corso degli anni con gli studi di danza e le esperienze con la compagnia di Teatro Metropopolare.
Chi la ascolta dal vivo non la può dimenticare. Adesso inizia il suo percorso da solista.