Theo Taddei

Theo Taddei, musicista e artista visivo, debutta da solista con il suo primo album “LOTO", in uscita il 10 aprile 2020 per Fresh Yo!. In precedenza Taddei è stato componente delle band TooMuchBlond, Le Furie e Aquarama. “LOTO" è stato modellato, suonato e registrato da Taddei, che partendo dalla batteria ha aggiunto ulteriori strumenti (chitarre, basso, pianoforte, tastiere), sino ad arrivare all’inserimento della voce. Tutto, a partire dai suoi disegni, riguarda l’attaccamento ai luoghi della Toscana in cui è cresciuto. La sua musica, concreta e ugualmente onirica, evoca indie pop, psichedelia e alt-folk, ma più di ogni altra cosa contiene immagini.

LOTO è l’album d’esordio di Theo Taddei, musicista e artista visivo, in uscita il 10 aprile 2020 per Fresh Yo!

LOTO è l’esordio da solista di Theo Taddei, in passato componente delle band TooMuchBlond, Le Furie e Aquarama. L’album uscirà il 10 aprile 2020 per Fresh Yo!, in vinile e digitale.

In copertina c’è uno dei miei disegni: un paesaggio montuoso fatto soltanto di cipressi e rispettive ombre, che trasmettono la definizione delle colline attraverso la percezione della profondità. È quello che ho cercato di fare anche nel disco: sistemare ogni dettaglio in un contesto più vasto”, spiega Taddei, musicista e artista visivo.

LOTO è stato modellato, suonato e registrato nel corso degli ultimi anni da Taddei, che partendo dalla batteria – il suo strumento d’elezione – ha aggiunto ulteriori elementi (chitarre, basso, pianoforte, tastiere), tutti indispensabili in fase di composizione, sino ad arrivare all’inserimento della voce, tenuta volutamente bassa nel mix, come se fosse sussurrata a se stesso con l’auspicio di risultare universale. L’approccio è tanto intimista quanto istintivo. “Il tempo ha levigato il materiale, definendo un puzzle che ha assunto la forma della mia vita”.

Tutto, a partire dal disegno in copertina, riguarda l’attaccamento ai luoghi della Toscana in cui Taddei è cresciuto e alla nostalgia innescata dal loro ricordo: “Sono nato in campagna, alle porte di Firenze. Qui ho presto imparato a suonare la batteria, a stare in solitudine, a coltivare il silenzio e il senso della scoperta garantiti dalla natura circostante. Ho sviluppato una certa sacralità per questi luoghi”.

La musica concreta e ugualmente onirica di Taddei evoca indie pop, psichedelia, alt-folk. Ma è soprattutto una musica che contiene immagini, come se i sette brani in programma – cinque vere e proprie canzoni e un paio di strumentali – fossero dei cortometraggi. I testi, non a caso, sono molto visuali: la metrica tiene in considerazione il ritmo (d’altronde, è pur sempre di un batterista che stiamo parlando…), i versi rispecchiano le sensazioni delle trame strumentali, i simboli rimandano al vissuto dell’autore. Gli unici apporti esterni sono quelli di Francesco Cangi, al trombone nell’esotismo di Nascondino, e Samuele Cangi, al mixaggio dell’intero lavoro.

L’uscita di LOTO è anticipata dai singoli XIX e Fantasia. XIX è un inno liberatorio alla propria terra che si apre con il suono dei tamburi, in lontananza, catturato durante il corteo del giorno di San Giovanni, patrono di Firenze. XIX si riferisce poi al numero diciannove, data di nascita di Taddei, di suo padre e suo nonno, come un filo generazionale che lega ieri e oggi. In Fantasia, che si riferisce vagamente all’infanzia dell’autore e all’omonimo film di animazione, c’è un tappeto sonoro sognante di introduzione con la visione di una persona amata idealizzata tramite l’accostamento agli elementi della natura; nella parte di mezzo avviene un risveglio, che corrisponde alla comprensione dell’irraggiungibilità del desiderio, e nell’ultima e più importante parte si raggiunge una sorta di trascendenza purificatrice attraverso l’essenza dei suoni e la concentrazione individuale.

La pubblicazione di LOTO sarà accompagnata da una mostra che si svolgerà prossimamente al Museo Bellini di Firenze, a cura di Caterina Toschi. Si tratterà di un percorso multidisciplinare scandito dall’esposizione di disegni, da produzioni video e musica. “Nasco come disegnatore in una famiglia di disegnatori. Mi sono appassionato alle stampe d’epoca e mi sono specializzato con la china. Disegno paesaggi immaginari, a piccoli tratti fini, che richiamano però i miei reali luoghi d’origine. Si tratta ancora una volta di ricordi”.

LOTO è la porta d’ingresso per entrare nel personale microcosmo di Theo Taddei.


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